Learning as if you were shopping

Learning as if you were shopping

How often do you go shopping?

What makes you purchase goods or services? Pleasant looks, your needs, a sales season, your shopping mood?

What makes you study? Your need to learn something new, attractive ads of a learning course, your "back to school" feeling in September?

So, what can help you be persistent in learning, just like you are in shopping?

You are in a shopping mall full of attractive stores. You look around, get curious about certain offers, pass by some stores, enter others, leave without buying, purchase something you weren't even going to... It might look similar to choosing a learning course: the Web is like an enormous shopping mall with lots of proposals, jumping at you, appealing and inviting. You click on a link, find yourself at a website, probably buy and then... it depends on how determined you are to learn.

You are attracted by seasonal sales or a special offer, buy a course and then again your result in learning depends on your own determination.

Being a more reasonable buyer, you analyze the course and see whether or not it fits your needs. If you do so, there is a better chance to make a good choice, get what you really need and not just to make an emotional purchase.

If you don't want to be influenced by super-attractive proposals and buy what you won't really use later, the best way to escape suggestion is making a shopping learning list. What exactly would you like to learn? How long should the course last? What's the expected duration of the course? Is there a certificate you could get in the end? Having the detailed list you are better prepared and can just check if an offer meets your expectations. All ticks - buy. Cross - keep on searching.

Another way to do smart "learning course shopping" is subscribing to an online learning platform with a vast choice of topics and specializations. This will help you take your time before you decide which course to take, as well as keep updated with the most relevant learning options.

Whatever kind of buyer you are, an emotional, a reasonable, a smart or a reluctant one, good luck with your shopping learning and enjoy the process!

Nel mezzo del cammin: quattro passi indietro

Quattro passi indietro che ci porteranno avanti

Andare avanti e mai fermarsi è uno slogan che - paradossalmente - ci tiene lontani dalla meta tanto desiderata, cioè imparare bene le cose che stiamo studiando.

Vi è mai capitato fare un test per verificare il vostro livello di lingua straniera, ottenere un buon risultato e stupirvi: "Sono arrivato così lontano, allora perché non ho ancora la scioltezza quando scrivo o parlo?" E' proprio questo il punto quando bisogna fermarci e fare quattro passi indietro, anziché correre.

Il primo passo: fare la revisione del vocabolario. E' bello ripassare le parole, le frasi che appartengono al livello precedente per non perdere le cose più semplici in cerca di quelle più difficili, appartenenti ai livelli avanzati.

Il secondo passo: prendere un libro o una lista di argomenti per parlare corrispondente al livello precedente (per esempio, A2 se avete fatto il test con il risultato B1) e ripassare i temi proposti. Una possibilità è parlare per un minuto di un argomento che trovate nella lista ("La mia casa", "La vita sana", "I vantaggi e gli svantaggi dello studio all'estero", ecc.).

Il terzo passo: ascoltare molti audiolibri, podcast, guardare i video in lingua che state studiando per controllare che capite abbastanza prima di andare avanti. Questa "pausa" nella corsa per sempre più velocità e difficoltà serve a creare la certezza e la comodità nel contatto con la lingua straniera.

Il quarto passo: parlare con delle persone madrelingua, sentire il piacere di comunicare in lingua straniera. E' importante rendersi conto che per sviluppare la scioltezza in una lingua straniera bisogna parlare - anche delle cose abbastanza semplici - spesso e molto, con gusto e piacere di scoprire un nuovo mondo attraverso un'altra lingua.

Buon viaggio e buono studio!

Decluttering: things, words, life

Declutter whatever you can to get space for what you enjoy

How many times have you heard of memo notes, sticky notes, memory cards? You know, those small pieces of paper with new words in a foreign language that you are supposed to put on every single object around your house in order (or rather in the hope) to memorize.

As well as of all the things hung on your notice board to remember to do things that you need to do today, this week, this month?

Does your place remind you of a pile of unorganized stuff? Including both objects themselves and words describing them. It's time to declutter!

Move things online. I mean it! Whatever you can! 

First step: things. Have you got a notice board full of tasks, reminders, to-do-lists? Use Google Keep or any other tool to help you organize stuff and get rid of paper, pins and rubbish in the place where you live.

Next step: words. Use Quizlet or any other app that allows you to organize words in groups, match them to pictures or equivalents, synonyms, ecc, practice and - finally - memorize them!

Final step: freedom. Choose to do just the essential things during the day. Do what you really enjoy doing (and if you think, "Sounds good, but I have to work, study, whatever" - change what you are currently doing and choose the activity you really love!) and you'll be surprised how much you can do, head for, and achieve.

So, this is what I am going to do NOW (and I am not putting it on a to-do-list): declutter, feel free, and enjoy! 

Nel mezzo del cammin: risultati e progetti

Dove sono arrivata?

Mercoledì di nuovo, con le nuove sfide e le nuove aspettative. Sono passati i primi giorni della settimana. Dovo sono arrivata con lo studio? Quanto sono riuscita a fare? Quanto ne devo fare ancora? Riesco a finire i miei progetti fino alla fine della settimana?

Vediamo quali sono i risultati.

Ho fatto:

- la lettura in lingua straniera (tutti i post sui social che mi sono capitati)

- la scrittura (una piccola lettera, è pochissimo...)

- l'ascolto (ho scaricato dei podcast da ascoltare)

- la conversazione (sì, ce l'ho fatta! Ho parlato per 20 minuti con una persona in lingua straniera, che soddisfazione!)

Non ho fatto:

- l'ascolto (non ho ascoltato niente, ho soltanto scaricato dei podcast)

- i video (seguo parecchi blogger su youtube ma non ho ancora visto i video che sono usciti questa settimana)

- un programma per la settimana (di solito lo scrivo, segno le cose da fare, questa settimana purtroppo vado alla cieca)

Vorrei fare:

- più esercizi 

- più conversazione

- più lettura

E voi? Cosa siete riusciti ad imparare questa settimana? Che cosa c'è ancora da raggiungere? Visto che è mercoledì, abbiamo tempo a disposizione e possiamo arrivare lontano!

Buono studio!

Nel mezzo del cammin... Dove procedo?

E poi non è tutta la strada dritta...

Per strada. Si vede l'obiettivo?

Sarebbe molto più facile se fosse una strada dritta, quella dello studio. Allora andrei sicura, forse mi fermerei pochissimo, vedrei sempre chiaramente dove voglio arrivare e procederei tranquilla.

Invece non è così. E' la strada con parecchie curve, tanti ostacoli ma anche molte sorprese (piacevoli e non solo) che fanno sì che ci fermiamo, ci stupiamo a vedere qualcosa di particolare. Fra gli ostacoli e le sorprese c'è il rischio di perdere strada, di non ritrovare più la meta iniziale, di non vedere chiaramente gli obiettivi dello studio con i quali siamo partiti.

E allora, nel mezzo del cammin, che possiamo fare? Ecco alcuni passi "da viaggiatore".

1. Guardarsi intorno e vedere dove siamo e se c'è gente che sta facendo lo stesso percorso nostro. In compania il viaggio dello studio può essere più leggero e più piacevole.

2. Concentrarsi sull'obiettivo con cui siamo partiti. Si vede ancora? E' cambiato? Come? Quanto? Ci siamo persi o abbiamo scoperto l'America anziché arrivare in India? E questo fa tutta la differenza. Se nel percorso abbiamo trovato una nuova meta, ancora più attraente di quella precedente, buona continuazione!

3. Tenere sempre in mente comunque la meta iniziale. Vogliamo imparare l'inglese, nel frattempo scopriamo di poter imparare lo spagnolo in un modo più facile - va bene, ma a questo punto bisogna fare la domanda: "L'inglese rimane l'obiettivo da raggiungere? A che cosa serve? Come posso procedere per arrivarci?"

4. Fare un salto per le strade vicine. Provarle e sentire se una di quelle strade può portarci all'obiettivo in un modo più economico.

5. Perdersi e ritrovarsi di nuovo per scoprire nuovi modi di studio, nuovi compagni di viaggio, nuove risorse. 

Buon viaggio! Buono studio!

Learn anywhere

Take your course with you

Wherever you go, take your course with you. Sounds encouraging? How can you stop only dreaming of learning anywhere and start actually doing it?

1. Choose the course you like. It can be a ready-to-use course that you can find online, download and take with you in your tablet or smartphone. You could wish to create the course that is better adapted to your needs by combining different features of what you like most in numerous courses. You might want to ask your teacher or learning coach for recommendations on what to read, listen to, or write for a certain period of time, and follow the advice wherever you are, whatever else you do.

2. Organize your learning routine. Schedule the time to do various learning activities: learn new stuff, revise, put into practice the things you have learnt.

3. Get feedback from other learners and teachers, exchange ways to learn, try new techniques, test results. A good way to start doing so is joining groups on social networks devoted to learning and acquiring new skills.

4. Have smart breaks. When you feel tired of studying, allow yourself a break and define how long it is going to last. As soon as the determined period of time is over, get back on track.

5. Feel free to change the course or the learning materials that you had chosen in the beginning. Just be sure that you stick to your aim and adapt the materials wisely.

Good luck in your studies and enjoy this adventure!

Nel mezzo del cammin... è primavera!

Come si studia in primavera?

Io, per esempio, a volte mi sento pigra, a volte mi risveglio, come se volessi ricominciare ciò che avevo pianificato prima e che è rimasto ghiacciato nel freddo invernale. Con i primi raggi del sole di primavera vedo che cosa ho trascurato e che cosa devo riprendere. Ecco le cose che penso di coltivare:

1. Il diario dello studio. Ogni sera scriverò la lista delle cose che ho studiato, e lo farò in lingua che studio, così imparo di più.

2. Il piano dello studio. Il programma passo a passo che seguirò con il metodo descritto nel libro per l'insegnante. Essendo io stessa insegnante, credo che sia l'approccio migliore per apprendere bene la lingua straniera, senza salti inutili.

3. La preparazione per l'esame di lingua. Farò il test d'ingresso per capire qual è il mio livello attuale e farò il corso di preparazione per sostenere l'esame del livello successivo. Così avrò un obiettivo preciso e saprò che cosa fare per raggiungere il risultato.

Vorrei ritornare a questo post alla fine della primavera per vedere quanto mi sarò avvicinata alle mete descritte. 

Vedremo... Ma intanto, buon inizio e buona primavera!

Studiare durante le vacanze: ecco come farlo con piacere

Caccia alle uova

Studiare durante le vacanze?

Come organizzare lo studio in questo periodo di festa? Perché non fare la caccia alle uova?

Per tradizione, il giorno di Pasqua vengono nascoste delle uova di plastica o polistirolo in casa oppure in giardino. I bambini ottengono le piccole ceste per raccoglierle e vanno "a caccia". Le uova raccolte vengono poi cambiate per un piccolo dono (un dolce o un giocattolo).

Ho pensato di adattare la caccia alle uova al processo dello studio ed ecco cosa mi è venuto in mente.

La fase di preparazione. La scelta delle uova: prendiamo ad esempio le uova kinder, le svuotiamo e le prepariamo per mettere dentro i compiti che vogliamo fare questa settimana.

La fase di distribuzione. Messi dentro i compiti, scriviamo il giorno della settimana e\o la parte della giornata su ogni uovo (es. martedì mattina, mercoledì pomeriggio).

La fase di esecuzione. Arrivato il momento, peschiamo il compito del giorno corrispondente e lo facciamo (magari anche in cambio di un dolce ;)

Buona caccia, buono studio e buone feste!

Ready to learn? Turn your nightmare into a dream

Learning as if you were dreaming

Have you ever dreamed to go to bed and learn a foreign language over the night?

Is it possible to simply fall asleep and wake up with this long-desired skill of having mastered the language that you have so much struggled with? Sounds like nonsense? Still, learning and sleeping might have something in common.

1. Need. 

2. Phases.

3. Satisfaction.

Let's have a closer look at these similarities. 

NEED. In case of sleep it is a physiological need in order to recharge brain and body, whereas in language learning it can be intellectual or social necessity. Anyway, in both cases you just feel that you can't do without it.

PHASES. Sleep contains a phase when the body and brain processes slow down and you enter the stage in which, if woken up, you would feel disoriented. Language learning also has this preparatory phase when you are getting used to new words, structures, intonations, ways to express yourself, etc. Just like in sleep, if you are "woken up", i.e. suddenly disturbed or distracted, you will most probably feel at a loss not knowing what to say and how to say it in another language.

Another phase of sleep also has something in common with speaking a foreign language. During REM-sleep your heart rate and breathing quicken and you see dreams (even if you don't always remember them). When you learn and try to speak a foreign language, not only does your heart beat faster, you also sweat, hold your breath and see nightmares (usually about how stupid you look and sound). The truth is, your speaking partners don't care about your mistakes and just want to help you feel at ease. So, take this advantage and turn your nightmare into a dream. The dream of speaking a new language!

SATISFACTION. Both in sleep and language learning, when we finally get a chance to make our dream come true, we feel satisfaction. Sleeping and dreaming allow our bodies to relax and our brains to recharge. Speaking a foreign language opens the multilingual and multicultural world that has always been there for us.

Nel mezzo del cammin... la luce nel buio

Ho sempre più voglia di risorse diverse in cerca di trovare quell'unica che mi porterà al risultato desiderato, cioè parlare, scrivere, leggere e capire tutto in lingua straniera. Sembra impossibile? A volte sì... In altre parole, c'è un dubbio: sarà mai possibile trovare una risorsa magica che mi aiuterà, anziché passare ore e ore cercando dei materiali, vedendo che molti non fanno per me, osservando con invidia i risultati di altri studenti che ce l'hanno fatta senza sforzo (almeno quello visibile)?

Qui propongo alcuni pensieri su quali materiali cercare e come usarli per lo studio efficace di una lingua straniera.

1. Dividere tutti i materiali per lo studio in 4 categorie che corrispondono alle abilità linguistiche: lettura; ascolto; scrittura; conversazione.

2. Cercare una o due risorse con esercizi in tutte le categorie:

a) lettura - un libro, una rivista, un blog in lingua straniera;

b) ascolto - un podcast, un video;

c) scrittura - tips su scrittura delle mail, su scrittura creativa, ecc.;

d) conversazione - liste di argomenti per la conversazione, meglio se con la divisione in livelli.

3. Dedicare un giorno alla settimana a praticare ogni abilità linguistica. 

4. Controllare quanti obiettivi sono raggiunti (quante pagine avete letto, quante ore avete parlato, ecc.).

5. Sentire se le risorse scelte fanno per voi: se vi piace fare i compiti, se sono del livello giusto, se viene sempre più voglia di studiare.

E poi, perché non cambiare le risorse ogni tanto per provare qualcosa di diverso, per raggiungere nuove mete, per diversificare il processo dello studio? Tutto ciò che è fatto con costanza e con piacere porterà al risultato positivo!

Buona ricerca e buono studio!

Learning as if you were travelling

How hard is learning travelling? How exciting is it? How adventurous are we when we hit the road?
And if we started the journey of learning as if it was a trip, with all its pleasures and hardships, fears and fun, expectations and reality? This could change the way we perceive learning and help us achieve better results, as well as enjoy the process itself.

So, how could we benefit from seeing learning as a journey?
1. Planning. Just like a trip, a learning process needs to be planned. When to start, how fast to go, how often  (if ever) to stop. Having a road map might be helpful, too: it will show where we are and how far we need to go to reach the destination.
2. Packing. Taking all the necessary stuff: buying and\or downloading books, courses; arranging lessons with a teacher. Don't leave before you have packed the essentials, still, be open to any add-ons that might turn out useful during the trip.

3. Following the route, step by step. Just like you would hardly choose an itinerary offering New York-Paris-Sydney-Moscow in a week (and in the proposed order), it isn't a brilliant idea to set far-fetching goals if it's possible to move step by step from one realistic goal to another, passing the milestones and meanwhile assessing the results.

4. Arrival. Unlike travelling, learning does not seem to give us a chance to get to the destination point. Still, such aims as passing an exam, being able to make a conversation in a foreign language, getting a driving license, etc. can be perceived as arrival after a long and usually tiring way, thus giving the sense of satisfaction and making us to strive for a new journey.

Have a safe and exciting trip! Have fun while learning!

Nel mezzo del cammin... passeggiare online

Mi ritrovai per un mondo digitale

Allora, è mercoledì, e come al solito nel mezzo della settimana vorrei vedere come funziona il modo che ho scelto per studiare.

Dal lunedì ho passato molto tempo nel web a studiare online. 

Ho trovato alcune nuove risorse da seguire, ho abbandonato altre, ho provato come funzionano le piattaforme diverse e sono arrivata ad alcune conclusioni.

Lettura. Ci sono molti modi per studiare online e praticare la lettura in lingua straniera. I post sui social, gli articoli sui giornali elettronici, le newsletter (in lingua originale) che arrivano direttamente alla tua email, la lettura graduata (divisa per livelli) e molto altro ancora. Tutto quello che può far sì che ti abitui a leggere in lingua straniera e non ne abbia più paura.

Ascolto. Anche qui le possibilità sono enorme: i podcast in lingua della tua scelta, i video su youtube, le live sui social... Basta scegliere un argomento, un personaggio o un gruppo da seguire, iscriversi e godere la visione e l'ascolto.

Scrittura. Qui le attività diventano più autonome: non basterà più seguire nel modo passivo quello che scrivono o dicono gli altri (anche questo può essere molto impegnativo in lingua straniera, ammetto); bisognerà scrivere, esprimere il proprio punto di vista, condividere le proprie emozioni. Meno male, è possibile farlo senza vergogna nei commenti in gruppi diversi dedicati allo studio di lingue. Si può ottenere il feedback sulla propria scrittura dai parlanti madrelingua dandogli in cambio la vostra visione sui loro risultati nella vostra lingua madre.

Conversazione. Ancora più difficile, comunque possibile grazie alla scelta del cosiddetto language exchange. Molte piattaforme offrono la possibilità di scambio linguistico. Ci si collega online per parlare 50\50 la lingua che state studiando e la lingua che conoscete bene per aiutarsi a vicenda. L'unica cosa che serve è il coraggio a cominciare la conversazione.

E' dal lunedì che sono in giro per l'internet provando le opzioni diverse dello studio online. Qualcosa funziona e mi emoziona, qualcosa invece non mi attira e allora lascio perdere e vado avanti...

E' mercoledì, sono nel mezzo del cammin... Il viaggio continua...

Author, author!

How to find inspiration and start writing

I am sitting in front of my computer screen, my keyboard is ready to start, but I am not... I am stuck... I don't know where to start, how to proceed and in which style to finish. Does this relate to you? Have you ever experienced lack of inspiration while writing?

Let's say more: what if you have to write in a foreign language? Whatever it is, be it an essay, a report, a menu, a show script, or an email, there are moments of getting stuck and feeling that you have no ideas at all.

Still, there is something that can be done to beat the stagnation and bring creative energy back to life.

1. Sit down comfortably, avoid all the possible distractions.

2. Turn on the music, e.g. a playlist that makes you feel good and relaxed. 

3. Don't write! Draw! Scratching and scribbling are just as good. The idea is not to make a perfect picture but to stimulate creativity.

4. Now, think of a project you are up to. Welcome any ideas, write them down without criticism.

5. Next step: elaborate your ideas. Now that you have plenty of them, there is something to work on, and you know you can be good at it.

In case you need help with organising your thoughts in a foreign language or proofreading, here is what you can do.

1. Consult a dictionary to check the spelling, as well as to find synonyms that might occur useful and make your text less repetitive.
2. Contact your teacher and get your writing corrected.

3. Send a copy to your language exchange partner (a native speaker) and ask to proofread it for you.

Welcome to your creativity and language learning!
Good luck with your writing!

Nel mezzo del cammin... ho fame

Gli ingredienti giusti dello studio

A Wednesday article in Italian is dedicated to discussing the process of learning in the middle of the week. What have I learnt? What is yet to be completed? Where am I moving? How is my studying proceeding? What can be improved? Major concerns and possible solutions in terms of learning.

Allora, è mercoledì. E di nuovo mi faccio delle domande su quanto sono stata efficace nella prima metà della settimana e su che cosa devo ancora fare. Penso dello studio delle lingue straniere, dello studio in generale e dell'organizzazione del tempo durante la settimana.

Per prima cosa, mi pongo le domande:

1. Ho sistemato bene il tempo per le facende domestiche, lavoro, studio, divertimento?

2. Ho rispettato gli orari?

3. Sono contenta dei risultati raggiunti?

Questa volta sinceramente rispondo di sì. Mettendo meno cose sull'agenda, riesco a fare tutto e sentirne la soddisfazione. 

Promemoria: NON METTERE TROPPE COSE SULLA TO-DO-LIST. Solo il giusto che basta per rendere il piatto buono!

Studio q.b.: solo gli ingredienti giusti in quantità giusta

Ora comincio a pensare a quello che c'è ancora da fare:

1. Più esercizi di lessico

2.  Più esercizi di grammatica

3. Lettura

4. Ascolto dei podcast

5. Video dei blogger su youtube

Rileggo e capisco che i primi due punti mi mettono in ansia. Li cancello e non mi sento in colpa: so che quando non mi va di fare qualcosa non ottengo i buoni risultati, perciò rimando... Dopo vediamo dove mi porterà questa scelta.

Promemoria: STUDIA CON PIACERE E NON SENTIRTI IN COLPA PER NON AVER FATTO QUALCOSA. Scegli gli ingredienti giusti, quelli che ti piacciono ora, che aggiungono il gusto alla vita (e allo studio).

Buon appetito! Buono studio!

Talk, talk, talk

How to master speaking in a foreign language

"You learn to speak by speaking, 

to study by studying, 

to run by running, 

to work by working; 

in just the same way, 

you learn to love by loving". 

Anatole France

Speaking a foreign language is a wonder and a reality at the same time. It's a wonder being able to share your thoughts, feelings, doubts, fears and getting support and understanding in a language different from the one you were raised with. It's reality because in such a connected world the odds that you might talk to someone from another country are higher than those of talking to a person next door.

Speaking a foreign language is a challenge: you take a risk to learn, practice and master a different set of rules, structures, not to say of world perception and mentality.

Speaking a foreign language isn't easy and might be stressful at first. It is possible to master, though. This is how to start:

STEP 1. Arrange the time to talk (on the phone, face-to-face or with a videocall) with someone who talks the language you are learning. Don't worry about errors, just talk!

STEP 2. Prepare a list of topics to discuss with your language partner (My day, My hobbies, Cooking, Going out), discuss them one by one. For a start, it's OK if you say even a couple of phrases, be sure you'll improve step by step. Practice makes perfect.

STEP 3. Create a language ritual: an hour in a foreign language with your family, 10 minutes with your friends, 30 minutes with a language exchange partner. It's important to get used to practicing in certain situations, so you will eventually start talking more and more, in wider contexts and with more ease.

Once you feel not just the stress, but also the pleasure and excitement of speaking a foreign language, you'll see a real wonder happen: the limits will break, the fears will disappear, and the multicultural world will open up, full of opportunities and resources.

Nel mezzo del cammin... Con amore

Amore è la chiave

“La bocca mi baciò tutto tremante. 

Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:

quel giorno più non vi leggemmo avante.”

Dante Alighieri

Allora, è mercoledì. Il giorno quando per abitudine penso a cosa sono riuscita a imparare questa settimana e che cosa c'è ancora da studiare, raggiungere, finire... Mercoledì che questa volta è anche San Valentino e fa pensare all'amore. Perciò le domande che mi faccio questa settimana (sempre a proposito dello studio) sono legate anche a questo sentimento, così profondo e forte che può diventare una grande risorsa di energia e successo.

Le domande che - con tutto il cuore - pongo a me stessa e rivolgo volentieri a coloro che vogliano studiare con amore sono queste:

1. Quali sentimenti provo quando mi metto a studiare? 

Interesse, amore, passione? Se mi interessa l'argomento, se mi appassiona il materiale, se mi piace il modo in cui studio, suppongo che tutto vada bene e continuo tranquilla.

Stanchezza, noia? E' ora di cambiare qualcosa per  far tornare l'interesse. Proprio come in una relazione romantica, a volte un semplice cambiamento, una pausa, un nuovo posto può riaccendere la passione.

2. Quanto tempo dedico allo studio?

Tutto il tempo che ho, perché mi attira sempre. Appena ho un minuto, vado a ripassare o a imparare cose nuove, o a condividere le mie conoscenze con gli altri.

Quasi niente. Preferisco fare altro. In questo caso mi rendo conto che se non trovo il tempo per lo studio, non ci sarà il rapporto giusto, non riuscirò a raggiungere il risultato che voglio.

3. Che cosa sono pronta a fare per migliorare il mio rapporto con lo studio?

Sono pronta e vi invito a curare lo studio come se fosse un rapporto amoroso.

Mostrare attenzione, cura, amore. 

Dedicare più tempo. 

Trovare dei nuovi modi per rendere l'interesse fresco e la passione sempre viva.

Chiedere consulenza se il rapporto peggiora.

Godiamoci il tempo della nostra vita (anche quello dedicato allo studio) con piacere e amore! 

Nel mezzo del cammin... Mese 2

Come ritrovare la voglia di studiare?

Wednesday is the day of Italian articles with some ideas, feelings, doubts and possible solutions concerning learning in the middle of the week. I feel that Wednesday is a perfect day to see what has already been done and what can yet be completed by the end of the week in terms of a learning process.

Scherzi a parte... Ho perso la voglia di studiare. Sono stata sempre organizzata, ho studiato bene, ho studiato molto e con piacere. Questa settimana però sto facendo mille cose (sì, importanti) che mi portano via dalla routine ben elaborata dello studio. Che cos'è successo? Vi riconoscete anche voi in questa descrizione?

Qui sotto porterò le ipotesi e cercherò di capire cosa posso fare per ritrovare la voglia di studiare e l'equilibrio tra studio, lavoro e vita in generale.

Ho perso la voglia di studiare, ho perso l'interesse? - Sembra di no, mi attira sempre il processo dello studio, voglio sapere e capire di più, ho voglia di praticare ma non trovo né tempo né spirito giusto per farlo.

Sono stanca perché avevo studiato troppo? - Forse un po'. Il problema (mio, ma forse non solo) è che invece di riposare e poi riprendere lo studio mi sento in colpa per non aver portato a termine quello che avevo pianificato.

Avevo trascurato altri impegni che ora devo per forza compiere? - Può darsi. Anzi, è sicuramente così: cercando di convincermi che ce la farò a studiare sempre con lo stesso entusiasmo, ho rimandato molte cose assolutamente da fare come ad esempio la visita medica o le operazioni bancarie.

Detto questo, sento che sia arrivata ora di risistemare la routine settimanale, distribuire gli impegni in un modo realistico, dosare lo studio e trovare il tempo anche per le cose che avevo trascurato prima.

Come penso di farlo?

Per prima cosa, userò l'agenda per segnare gli impegni urgenti e quelli che possono aspettare (fino a quando) e per riuscire a rispettare le scadenze e considerare diversi bisogni.

Metterò la durata giusta dello studio nell'agenda (40 min - 1 ora) per controllare meglio se ce la faccio a studiare così con costanza.

Troverò le risorse più creative con il materiale per studiare. Spero che i filmati divertenti e gli esercizi interattivi che ci sono online possano aiutarmi a ritrovare il piacere e riempirmi di emozioni positive.

E' il percorso pieno di dubbi ma anche di potenzialità, perciò entro nella seconda metà di questa settimana con la speranza di ritrovare lo spirito giusto dello studio, sentire l'equilibrio e l'armonia in tutto quello che riempie le mie giornate. Il viaggio continua!

Time to learn

The Master of Time

Success is simple. 

Do what's right, the right way, at the right time. 

(Arnold H. Glasow)

Have you ever thought it's not the right time? Not the right time to learn, to choose a job, to start working for yourself... Too early, or premature, or too late, but never just right. And when does the right time come? Who says it's THE time? Who or what is in control of time?

When still, full of doubts, we dare and start, there are some wonderful discoveries we might have:

TIME FLIES if we keep putting things off till later. "Later" passes by and we never do what we hoped to.

TIME STOPS in case we do boring things. An hour lasts for a year and never seems to be over.

TIME EXPANDS when we do something that truly excites us. There is much more in a minute, in an hour, in a day filled with meaningful activities.

As for the right time to learn, there is a trick how to find it. Whenever you start, the time will automatically get right. Just by a miracle! It will surprisingly expand letting you learn a ton of things in a tiny moment. It will turn into a precious gift and become your magic wand, making you a Master of Time!

Nel mezzo del cammin... I primi risultati

Nel mezzo del cammin... I primi risultati

Another Wednesday article in Italian dedicated to learning ideas in the middle of the week: what has been done and what else can be completed by the time the weekend comes. This time, not only is this the middle of the week, but also the last day of the month, allowing to observe the learning process from another prospective

L'ultimo mercoledì del mese, l'ultimo giorno del mese. E' un ottimo giorno per vedere come sta andando lo studio, quali obiettivi abbiamo raggiunto e che cosa c'è da migliorare.

Mi piace pensare dello studio come del processo e della sfida. Il processo nel senso che ha inizio e va avanti, è un flusso pieno di materia ed energia che a volte riempie di forza e a volte scarseggia, il che è del tutto naturale. La sfida nel senso che è la prova e contiene il risultato da raggiungere, cioè la misura del successo. 

Per vedere come procede lo studio proporrei alcune domande da farci:

1. Come mi sento prima di cominciare a studiare? 

Attivo, lento, pigro... 

2. Come mi sento nel flusso dello studio?  

Presente, osservatore, partecipante...

3. Come mi sento dopo che finisco di studiare? 

Stanco, pieno di energia, incoraggiato, dispiaciuto...

4. Ho raggiunto il risultato? 

Sì, in parte (quanto?), per niente...

5. Che cosa vorrei fare per migliorare? 

Continuare, chiedere aiuto o consiglio, condividere ciò che faccio con gli altri, dedicare più tempo allo studio...

Fare queste domande e trovare le sincere risposte può aiutare a mettere in luce gli elementi essenziali di questo processo, la nostra presenza nel flusso e la nostra capacità di portare avanti i progetti che abbiamo cominciato. Nel corso dello studio possiamo provare le sensazioni diverse, dalla stanchezza al piacere, dalla perdita d'interesse alla curiosità... E' importante capire che tutto ciò che sentiamo rappresenta la risorsa di sviluppo e successo, la risorsa enorme e molto potente.

Vorrei usare questa risorsa per raggiungere le mete dello studio anche il prossimo mese, vedremo dove mi porterà...